Venerdì 3 luglio si è concluso in Commissione Bilancio l’esame del Decreto Rilancio.
Tre degli emendamenti che avevo presentato sono stati approvati. In sintesi si tratta di:
- dare accesso alle imprese, le lavoratrici e i lavoratori della filiera di produzione del libro al Fondo emergenza del Mibact. Non solo librai quindi, ma anche traduttori, illustratori e altri professionisti che ricavano reddito prevalentemente dai diritti d’autore (presentato con
Flavia Piccoli Nardelli e Rossella Muroni)
- portare da part-time a full-time i contratti di quasi 5 mila bidelli passati alle dipendenze dello Stato, a maggior ragione in una fase di maggiore richiesta di personale di pulizia nelle scuole (confluito assieme ad altri due emendamenti nell'emendamento del Governo);
- far partire nelle aree interne la sperimentazione per un centinaio di dottorati comunali con cui collegare università e comuni prevedendo borse destinate a progetti di ricerca sulla transizione ecologica e sulla transizione digitale relativi a specifici territori (presentato assieme ai colleghi iscritti a Movimenta e in fase di votazione sottoscritto anche da tutto il PD).