Sono nato a Rieti, 42 anni fa. Fino alla fine del liceo sono cresciuto in campagna. Negli anni successivi ho vissuto a Gorizia, Parigi, Ginevra, Bruges, Firenze, Roma, Bruxelles. Dal 2012 vivo nuovamente in Italia, e alla fine del 2016 sono diventato papà.
Dal 2017 a luglio 2020 ho ricoperto il ruolo di Co-fondatore e Segretario di MOVIMENTA, associazione politica nata a maggio 2017 e che ha partecipato alle elezioni del 4 marzo 2018 sostenendo la lista +Europa guidata da Emma Bonino (www.movimenta.info). In questa occasione, mi sono candidato come capolista nella circoscrizione estera “Europa”. Abbiamo ottenuto più di 50 mila voti, pari a oltre l’8%, e sono risultato eletto alla Camera dei Deputati, dove ho aderito alla Commissione VII – Cultura, Scienza, Istruzione. Al momento della formazione del Governo Conte II, nel settembre 2019, ho deciso di votare la fiducia, come i colleghi Riccardo Magi e Bruno Tabacci, assumendo una posizione opposta a quella decisa dal partito. Ho per questo terminato la mia esperienza politica con +Europa.
In precedenza ho lavorato brevemente per H-Farm SpA, e fino al dicembre 2016 per il Governo italiano, come capo di gabinetto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Quando tre anni prima, a margine del primo Consiglio dei Ministri, mi avevano detto che ero il più giovane tra i capi di gabinetto, avevo pensato che il capo del Governo aveva appena tre anni più di me e che in realtà ero l’unico senza una laurea in giurisprudenza. Non ho mai controllato se fosse vero.
Prima di questo incarico sono stato consigliere per la diplomazia economica di Emma Bonino, durante il suo mandato come Ministro degli Affari esteri. In quei mesi alla Farnesina abbiamo lanciato un piano per l’attrazione degli investimenti esteri chiamato Destinazione Italia. Prima ancora, ho collaborato con Corrado Passera al Ministero dello Sviluppo economico. Abbiamo costituito una task force di dodici policy angels con cui abbiamo scritto il rapporto Restart, Italia!, e alla fine del 2012 abbiamo varato la prima legge italiana sulle startup innovative.
Prima di rientrare in Italia nel marzo 2012, ho lavorato per due anni a Bruxelles, presso il Consiglio dei Ministri dell’Unione europea, aiutando a turno i ministri delle Finanze ungherese, polacco e danese – nel loro ruolo di presidenti (per sei mesi ciascuno) dell’ECOFIN – negli incontri ministeriali del G20.
Ancora prima ho lavorato a Roma nell’ufficio di Palazzo Chigi che tra il 2008 e il 2009 ha negoziato gli impegni presi a L’Aquila dai Paesi del G8, e tra il 2007 e il 2008 come ghost writer di Emma Bonino, al tempo Ministro del Commercio internazionale e per gli Affari europei. A quest’ultima esperienza ero arrivato grazie ad un periodo a Ginevra presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio ed uno a Bruxelles presso la Commissione europea.
Ho ottenuto un Ph.D. in Scienze Politiche e Sociali dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, e un Master in Affari europei del Collegio d’Europa di Bruges. Per diversi anni ho tenuto un corso sulle relazioni esterne dell’Unione europea presso l’Istituto di Studi Politici di Parigi ed uno sul policy design presso la School of Government della LUISS di Roma. Tra il 2005 e il 2010 ho pubblicato alcuni articoli scientifici sull’integrazione europea. In uno di questi – una decina di anni fa – ho provato a spiegare perché saremmo irrimediabilmente finiti in un vicolo cieco.
Tra le cose di cui sono più orgoglioso c’è RENA. Di RENA sono stato il presidente dalla fondazione fino al gennaio 2012. In quei cinque anni ne abbiamo fatto un allevamento di cavalli di Troia. Adesso, dalla pancia di ogni cavallo è uscita una comunità di greci che insieme vogliono non tanto espugnare, quanto ricostruire, una polis. Da RENA è nata Next Rieti, la più bella speranza che nutro per la mia città.
Infine, se questa bio avesse dovuto avere la lunghezza di un tweet, probabilmente non avrei messo niente di tutto ciò ed avrei scritto solamente: “Ho pubblicato tre romanzi. Ho saltato col paracadute. Ho sposato un’esperta di antiterrorismo. Farò qualsiasi cosa per lasciare a mia figlia un’Italia migliore di quella che ho conosciuto finora io”.