Poco fa ho avuto il referto del secondo tampone. Come il primo, è negativo. Finiscono quindici giorni di isolamento. Sempre in salute e quindi facili, tutto sommato.
Sono felice. Anzitutto di poter tornare ad abbracciare le persone care. Poi a camminare. A correre. Coi piedi la mattina presto; con lo sguardo, il cervello, il fegato il resto del tempo. Ho imparato più di una cosa in questa quarantena. L'immersione, l'apnea, come si torna in superficie. L'ho passata a lavorare, leggere, prendere appunti. A riscoprire il potere dei pensieri lunghi, che a volte nascono da ricerche non strettamente necessarie.
Sono stato rinchiuso in casa, tra un tavolino, una poltrona e un letto: mi sono concesso di andare ovunque. Questo fine settimana mi riacclimaterò là fuori. Andrò al parco. Andrò a votare. Poi riprenderò a fare ciò che serve, non necessariamente le cose di sempre. Ci aspettano tempi interessanti. Per fortuna conosciamo la data di scadenza.
(Tela di Isabel Emrich, Kiss me!, 2018)