Torno dalle consultazioni al Quirinale.
C'è una consuetudine che va avanti da quando è nata la Repubblica, per cui si può raccontare tutto di ciò che si è detto al Presidente, ma nulla di quello che il Presidente ha detto.
Come componenti di maggioranza del Misto abbiamo espresso grande preoccupazione per quello che sta accadendo e ci siamo detti pronti a sostenere un nuovo Governo Conte.
Serve però una maggioranza solida e serve anche un Governo più autorevole e forte di quello dimissionario.
Non possiamo gestire l'uscita dalla pandemia o il Recovery Plan con un governo zoppicante o un parlamento umorale.
Personalmente, al Presidente ho anche menzionato quanto sia importante per il prossimo Governo mettere attenzione alla rigenerazione della macchina pubblica, indispensabile perché le misure contro il Covid-19 funzionino e perché il Recovery possa avere l'impatto su cittadini, imprese e territori che auspichiamo.
La strada è stretta. Molto dipenderà nelle prossime ore, da due fattori: se tutti scopriranno seriamente le proprie carte; e se tutti capiranno che le simpatie e antipatie personali in politica vanno messe da parte.
Ho fiducia che il Capo dello Stato prenderà le decisioni migliori nell'interesse del Paese.