Se dico Greccio a molti di voi dice poco o nulla. Meno di 2 mila abitanti, a pochi chilometri da Rieti, immerso nel verde, incastonato contro una montagna. Eppure Greccio non è uno dei tanti bellissimi borghi di cui (per fortuna) è piena l'Italia. Pochi sanno che San Francesco visse per molti anni nella valle reatina, e che nel 1223 realizzò proprio a Greccio il primo presepio della storia. Può sembrare strano parlare di presepio a fine luglio, ma non è così. Dopo una telefonata col Vescovo di Rieti e dopo averne parlato per bene con il Sindaco Emiliano Fabi (nella foto, venerdì scorso), mi sono convinto che ci sia per Greccio e per i comuni limitrofi – a partire da Rieti – un'occasione unica e irripetibile di trasformazione e sviluppo di tutto il territorio: l'800esimo anniversario del primo presepe, che cadrà nel 2023. Se dovessi provare a visualizzarlo, direi: in piccolo, qualcosa che assomiglia a Matera capitale europea della cultura. Come per Matera, serve però partire da un progetto, dal costruire un rilievo e un interesse nazionali attorno a questa grande occasione. E bisogna partire subito, quest'estate, perché il 2023 arriva in fretta. Personalmente voglio spendere nei prossimi mesi tempo ed energie, e tutto ciò che potrò mettere a disposizione nel mio ruolo di parlamentare (attingendo anche alle mie esperienze pregresse in più di un ministero italiano) e di cittadino reatino per capire a quali condizioni possiamo fare qualcosa di particolarmente bello e ben fatto. Chi è interessata/o a ragionarci insieme?