BRUGES

Tra il settembre 2002 e il giugno 2003 ho vissuto un anno memorabile a Bruges per un Master in Affari europei del Collegio d’Europa. L’anno accademico fu inaugurato da Valéry Giscard d’Estaing, all’epoca presidente della Convenzione che avrebbe scritto la Costituzione europea. In quell’occasione chiese agli studenti di Bruges che nome avrebbero voluto dare alla nuova Europa. E noi ci prendemmo qualche mese e poi gli mandammo la nostra risposta “What name for Europe?”. Scelsi, per la tesi di Master, di scrivere sulla politicizzazione della Commissione europea. L’argomento piacque ad un giovane professore di Bruges, Sandro Gozi, che lavorava come assistente dell’allora presidente della Commissione europea, e che divenne così il mio relatore. A Bruges ho capito che siamo tutti minoranza. Ho capito cosa sia davvero la cittadinanza. È stato da Bruges che ho iniziato a sentirmi un nativo europeo.